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Nuova influenza

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Medici e pediatri

È importante che tra medicina di base e sanità pubblica ci sia una sinergia nella gestione non solo dei dubbi e delle paure, ma anche dell’impatto effettivo che l’influenza da virus A H1N1 ha sulla salute e dovrebbe avere sui comportamenti individuali.
In particolare i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta svolgono il fondamentale ruolo, oltre che di prevenzione, diagnosi e cura, anche di informazione agli assistiti sulla malattia e sulle misure per prevenirla, rappresentando un canale privilegiato con la popolazione, in virtù del rapporto fiduciario instaurato tra medico curante e cittadino assistito.
Il Ministero a tale proposito ha pubblicato il 5 ottobre 2009 la Circolare “Risposta alla nuova influenza A/H1N1v - Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS)” che fornisce indicazioni sulla corretta presa in carico e sulla continuità assistenziale dei cittadini bisognosi di cure.

Definizione di caso
Nell’attuale fase pandemica, non si considera più indispensabile la conferma virologica di tutti i casi sospetti di influenza da virus A è quindi utile ricordare che:Per i bambini è importante ricordare che: i più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica, che invece si può manifestare con: irritabilità, pianto, inappetenza.
Inoltre:I casi rispondenti alla definizione clinica di caso, devono essere periodicamente segnalati dal medico di medicina generale (MMG) e dal pediatra di libera scelta (PLS), all’azienda Sanitaria Locale competente per territorio.

Servizi di triage telefonico
Data la contagiosità dell’influenza da virus A H1N1 e la tendenza dei pazienti a richiedere l’assistenza medica durante il periodo di maggior incidenza della malattia, è consigliata l’organizzazione di un appropriato triage telefonico da parte del MMG e del PLS, per limitare il numero dei pazienti che si presentano spontaneamente sia negli studi medici che nei pronto soccorso, affollandone le sale d’attesa. Il servizio di triage telefonico - comunque presidiato da personale sanitario - potrebbe: Uso degli antivirali
Nella gestione dei pazienti affetti da influenza da virus pandemico A H1N1, l’uso di oseltamivir e zanamivir (inibitori delle neuraminidasi) è opportuno per prevenire forme gravi di malattia e decessi, ridurre il ricorso ai ricoveri e la durata di permanenza in ospedale. Il virus pandemico è attualmente suscettibile a entrambi questi farmaci, ma resistente a una seconda classe di antivirali (inibitori delle M2: amantadina).
I pazienti che non sono ritenuti a rischio di complicanze non necessitano di trattamento con antivirali.
Per ogni singolo paziente, comunque, le decisioni sul trattamento saranno basate sulle valutazioni cliniche e le conoscenze sulla presenza del virus nella comunità. Per i pazienti che presentano un iniziale quadro di malattia grave o le cui condizioni possono peggiorare il corso della malattia, l’OMS raccomanda il trattamento con oseltamivir il prima possibile.
Secondo il parere espresso dal Consiglio Superiore di Sanità, l'uso degli antivirali nei bambini e adolescenti deve essere limitato esclusivamente:L’utilizzo dei farmaci antivirali in gravidanza deve essere limitato ai casi di donne che presentino malattie croniche preesistenti alla gravidanza nonché ai casi di malattia influenzale con decorso complicato. In questi casi il trattamento può essere effettuato anche nel primo trimestre, nel più breve tempo possibile dall’insorgere dei sintomi.

Vaccinazione pandemica
La vaccinazione con vaccino pandemico è considerata una delle più efficaci misure di protezione della popolazione durante la pandemia. In considerazione del fatto che la vaccinazione contro l’influenza A H1N1 è raccomandata e non obbligatoria, per la riuscita della campagna vaccinale risulta fondamentale il ruolo dei medici di medicina generale (MMG) e dei pediatri di libera scelta (PLS).
Il medico che effettua la vaccinazione dovrebbe avere a disposizione e utilizzare:Nel corso della campagna vaccinale le Aziende Sanitarie Locali forniscono ai medici il vaccino in flaconi multidose (10 dosi) e il materiale monouso, necessario a praticare la vaccinazione in quantità frazionate in modo tale da ridurre al minimo gli sprechi (il flacone multidose, una volta aperto, deve essere utilizzato entro le 24 ore).

Gestione delle forme gravi
Il personale sanitario, gli stessi pazienti e chi li assiste devono prestare attenzione ai segnali di pericolo che indicano la progressione verso forme più severe di malattia e che richiedono la valutazione di un eventuale ricovero ospedaliero. In particolare è importante che gli operatori sanitari prestino attenzione ai segni di pericolo che compaiono nei casi complicati di influenza da virus A H1N1:Per quanto riguarda le ospedalizzazioni dei casi di sindrome influenzale è molto importante evitare sia il sovraffollamento ospedaliero che la possibilità di trasmissione nosocomiale.
Molte Aziende e Presidi ospedalieri hanno predisposto delle procedure e corsie differenziate di accesso per questi pazienti, per evitare le attese in Pronto Soccorso, per consentire percorsi riservati e prioritari agli ausili diagnostici più frequentemente necessari per la diagnosi di complicanze e per evitare le ospedalizzazioni non necessarie. 
Non di meno, è raccomandabile informare telefonicamente dell’arrivo del paziente il Pronto Soccorso o la Clinica destinataria del ricovero.

Fonte: Circolare ministeriale "Risposta alla nuova influenza A/H1N1v - Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS)"

(ultimo aggiornamento 30 ottobre 2009)




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